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Non tutti sanno che il licenziamento di un dipendente può essere dichiarato illegittimo, e quindi nullo, nel caso in cui il comportamento a lui contestato non sia presente all’interno del codice disciplinare aziendale.
Inoltre, tale codice disciplinare deve essere affisso in un luogo accessibile a tutti.
La norma di riferimento è il comma 1 dell’art. 7 della L. n. 300/1970.
L’idea alla base del legislatore è quella per cui i comportamenti oggetto di possibile sanzione devono essere predeterminati e conosciuti dal lavoratore e non modificabili dal datore di lavoro a proprio piacimento.
Il codice disciplinare aziendale è un documento in cui vengono indicati tutti quei comportamenti che possono essere oggetto di contestazione disciplinare, nonché le relative sanzioni applicabili e le procedure sanzionatorie.
La risposta è No, non tutti.
Secondo la giurisprudenza, infatti, Il principio di necessaria pubblicità del codice disciplinare mediante affissione in luogo accessibile a tutti non si applica nei casi in cui il licenziamento sia irrogato per sanzionare condotte del lavoratore che concretizzano violazione di norme penali o che contrastano con il cosiddetto “minimo etico”, mentre deve essere data adeguata pubblicità al codice disciplinare con riferimento a comportamenti che violano mere prassi operative, non integranti usi normativi o negoziali. Così Cassazione civile sez. lav., 19/08/2019, n.21476.
Detto in parole più semplici: non è necessario che siano indicati nel codice disciplinare quei comportamenti che integrano fattispecie di reato e quelli che costituiscono atteggiamenti in contrasto con quel “minimo etico” che deve appartenere ad ognuno.
Si tratta di un luogo di passaggio obbligato o di stazionamento dei dipendenti, come l’ingresso, la mensa, lo spogliatoio, etc…
Altra cosa importante è che l’affissione sia continua e, soprattutto, sia in atto alla data dell’infrazione e di tutto l’iter disciplinare. In caso di contestazione della presenza del codice disciplinare, l’onere di dimostrare la sua presenza e permanenza grava sul datore di lavoro.
La conseguenza per la mancanza di un codice disciplinare correttamente esposto è la nullità delle sanzioni comminate al lavoratore, licenziamento incluso. Ciò, con tutte le conseguenze in termine di risarcimento e/o reintegrazione sul posto di lavoro previste dalla legge. È necessario, dunque, porre molta attenzione.
Per qualsiasi dubbio o se vuoi che scriva per te un codice disciplinare legalmente valido o se sei un lavoratore a cui è appena stata comunicata una sanzione o licenziato non esitare a contattarmi. Usa il modulo qui sotto oppure la mail info@studiolegaledmp.com
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A presto
Un caro saluto
Mirco (Avv. Ph.D.)
Mi chiamo Mirco Caeran, sono un avvocato e dottore di ricerca, fondatore dello Studio Legale DMP (Diritto, Mercato, Persona) sito a Montebelluna (TV). Dopo aver conseguito un Dottorato di Ricerca, assito privati ed aziende che richiedono un sopporto legale nel mondo del lavoro. Il mio desiderio primario è quello di trasmettere la mia conoscenza per permettere ad ognuno di superare le proprie difficoltà.